Potere d’acquisto e inflazione: la lotta delle banche centrali

USD/CHF 0.9275 – EUR/USD 1.0600 – EUR/CHF 0.9850 - GBP/CHF 1.1275– XAU/USD 1’800

La pandemia di coronavirus, i conseguenti lockdown (soprattutto in Cina con la sua politica di “zero Covid”), le difficoltà della catena di approvvigionamento, la guerra tra Russia e Ucraina, le dimostrazioni di forza della Cina nei confronti di Taiwan, la “potenziale” penuria energetica (soprattutto in Germania), l’inflazione, la politica monetaria (alleggerimento dei bilanci delle banche centrali), l’aumento dei tassi d’interesse a una velocità senza precedenti e a grandi passi: tutto questo rende la vita degli investitori piuttosto difficile.

 

Ogni giorno si presentano nuove sfide. L’incertezza è grande e mi pare che molti operatori dei mercati finanziari si tengano in disparte ad osservare “la partita”. Un altro tema dominante è il timore di una recessione imminente, legata alla perdita del lavoro e/o alla riduzione del reddito. La perdita di potere d’acquisto a seguito degli interessi reali negativi riguarda tutti. Servono alternative al tenere i contanti sotto il materasso.

 

Spesso nel mio ambiente mi chiedono come si può proteggere il patrimonio. Oppure se è il momento di vendere le azioni. O se è il momento giusto per investire. Il dollaro statunitense continuerà a scendere? La sterlina inglese non offre buone opportunità di ingresso? Cosa succede all’euro? Gli interessi continueranno la loro salita? I crypto asset a questi livelli permettono di arricchirsi rapidamente?
  
  

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CIC FX News no. 4/2022