Il potenziale del pilastro 3a non è esaurito

Uno svizzero su due non versa contributi nella previdenza privata del pilastro 3a e la disponibilità a investire in fondi 3a si mantiene su livelli bassi.

La Banca CIC ha effettuato, in collaborazione con l’istituto di ricerca Demoscope, il terzo studio sulla previdenza privata 3a in Svizzera. Lo studio mostra che il 48% dei 1205 intervistati versa contributi per la rendita di vecchiaia nel pilastro 3a. Di conseguenza uno svizzero su due non effettua versamenti nel pilastro 3a della previdenza privata. Tra i lavoratori attivi vi rinuncia uno su tre. Molti non dispongono momentaneamente del denaro da versare nel terzo pilastro. Altri dichiarano di non essersi mai occupati dell’argomento.

 

Tuttavia, dal primo rilevamento ad oggi, la quota di risparmiatori del pilastro 3a è cresciuta del 9%, con un picco nel 2015. Questa evoluzione positiva si riflette anche nel volume dei capitali di previdenza 3a investiti in Svizzera. Secondo le statistiche della Confederazione, i capitali di previdenza depositati presso banche e assicurazioni hanno raggiunto complessivamente un ammontare di circa 103 miliardi di CHF nel 2017, ossia il 16% in più rispetto al 2013.

 

Aumenta il numero dei giovani risparmiatori

In Svizzera si tende a cominciare sempre più presto a risparmiare per il terzo pilastro. Se nel 2012 una persona su quattro di età inferiore a 25 anni effettuava versamenti nel pilastro 3a, oggi lo fa un terzo dei giovani. Il risparmio precoce conviene, per godere dei vantaggi degli interessi composti, anche se al momento il livello dei tassi è molto basso. I giovani che risparmiano nella previdenza devono approfittare del lungo orizzonte temporale, ottimizzando il proprio rendimento con fondi previdenziali 3a.

 

Privilegiate le soluzioni bancarie

La maggior parte dei risparmiatori del pilastro 3a opta per una soluzione bancaria. Il 65% dispone di un conto 3a. Solo un quarto sceglie invece una soluzione assicurativa. In media chi risparmia nel pilastro 3a possiede 1,6 conti 3a presso una banca, ma la maggioranza ne detiene uno solo, sebbene sia opportuno avere più conti 3a per poter evitare la progressione fiscale al momento del pensionamento. Inoltre, una quota molto elevata di risparmiatori del pilastro 3a (78%) non conosce gli interessi del proprio conto 3a. Anche se al momento i tassi sono molto bassi, variano fortemente da un istituto all’altro e passare a un conto 3a con un tasso d’interesse più alto oppure a un investimento in fondi previdenziali 3a risulta conveniente.

 

Forte prevalenza di investimenti conservativi nei fondi 3a

Gli investimenti in fondi nell’ambito del pilastro 3a restano un'eccezione. La maggior parte dei risparmiatori punta infatti ancora sul conto 3a a orientamento conservativo. Solo una persona su quattro coglie l’opportunità di investire in fondi previdenziali del pilastro 3a. Tuttavia, è proprio nelle fasi di basso livello dei tassi che nel risparmio 3a è importante prestare attenzione a rendimento e costi. Rispetto a una soluzione di conto pura, gli investimenti in fondi previdenziali 3a appaiono notevolmente più allettanti. Soprattutto per i risparmiatori nel pilastro 3a con un orizzonte d'investimento più lungo è consigliabile valutare una strategia in titoli.