2019

Prefazione
Thomas Müller

Thomas Müller
CEO

philippe_vidal_2019

Philippe Vidal
Presidente del Consiglio di amministrazione

Prefazione del Presidente del Consiglio di amministrazione e del CEO

CIC: il nuovo Swiss Banking è una sintesi efficace

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«Sono tempi difficili? Orbene, tocca a te renderli migliori.» Questa citazione di Thomas Carlyle, un importante esponente del mondo letterario inglese del XIX secolo, descrive perfettamente l’andamento della Banca CIC nell’ultimo esercizio. Infatti, grazie alla coerente attuazione di una strategia lungimirante, la Banca CIC, malgrado il contesto impegnativo, ha saputo introdurre numerose innovazioni, ottenere un’altissima soddisfazione del cliente e e nuovo risultato finanziario da record.

Come suggerisce Thomas Carlyle, miriamo a ottenere il meglio per i nostri clienti e la nostra banca in un determinato contesto. L’introduzione del nuovo Swiss Banking ha incrementato decisamente il successo e la sostenibilità in prospettiva futura della Banca CIC: percorriamo nuove strade, coniugando sistemi di valori consolidati e idee innovative per individuare le soluzioni ottimali.

Uniamo tecnologia e umanità. I nostri consulenti alla clientela sono partner che offrono una consulenza personalizzata e adeguata alle sfide che voi dovete affrontare. A questo canale personale, lo scorso anno si è aggiunto CIC eLounge, uno dei sistemi di banking elettronico più moderni di tutta la Svizzera e un’importante pietra miliare verso la digitalizzazione della nostra banca. Con eLounge i nostri clienti possono usufruire della consulenza personale e della possibilità di gestire la propria relazione bancaria con semplicità, in qualsiasi momento e luogo, secondo le proprie esigenze.

Anche l’abbinamento di attività finanziaria e creditizia attraverso il consulente personale ci consente di offrire un valore aggiunto, come solo la Banca CIC sa fare. Grazie a questo connubio e alla fiducia dei nostri clienti, nonostante l’applicazione di una politica del rischio improntata alla prudenza, abbiamo conseguito una crescita sostenibile del credito e generato un incremento dei nuovi fondi pari a oltre un miliardo di CHF.

Nel 2019 abbiamo però anche inserito consapevolmente un contrappunto: investiamo per restare sostenibili. Mentre altri riducono i costi, ampliamo le nostre succursali, assumiamo nuovo personale e creiamo soluzioni digitali innovative, di cui possono avvantaggiarsi clienti, collaboratori e la banca stessa. Perciò non ci lamentiamo delle nuove norme, ma le sfruttiamo per generare valore aggiunto e creare i presupposti per il nostro futuro sviluppo.

Questi abbinamenti (sicurezza e innovazione, semplicità e competenza, trasparenza e individualità) costituiscono l’approccio di cui i nostri clienti sono entusiasti e che consente un netto aumento del volume di affari e dei nuovi clienti.

Il risultato finanziario di questo impegno e del nostro approccio imprenditoriale è eccellente. Deriva dall'essere «la vostra banca in tutta flessibilità», capace con il nuovo Swiss Banking di coniugare tradizione e futuro. Il volume di affari è aumentato di 2,4 miliardi di CHF, pari al 12,7%. I proventi, cresciuti del 12,6%, si sono attestati a 155 milioni di CHF e la redditività, malgrado i costi elevati dovuti alla modernizzazione della banca, è aumentata del 15,3% a 33,8 milioni di CHF. Il contributo al risultato da parte del nostro azionista, il Gruppo cooperativo Crédit Mutuel, consiste, oltre che in una stretta collaborazione, anche nella rinuncia ai dividendi, al fine di agevolare la nostra crescita.

La Banca CIC ha una posizione chiara e ponderata nell’ambito della trasformazione dell'attività bancaria ed è ben attrezzata per reagire in modo agile e flessibile ai mutamenti. Solo così potremo restare anche in futuro un partner affidabile e di lungo periodo.

Desideriamo ringraziare in particolare i clienti per la fedeltà e la fiducia mostrata nei nostri confronti, ma anche il nostro personale che, attraverso la stretta cooperazione con i clienti, dà vita a storie di successo reciproco. Malgrado il difficile contesto, la nostra strategia di sviluppo non si arresta e ci impegneremo al massimo per un 2020 di successo, sostenibile e che ci consenta di coniugare il meglio sotto tutti gli aspetti.

Thomas Müller

Thomas Müller
CEO

Philippe Vidal

Philippe Vidal
Presidente del Consiglio di amministrazione

Cifre e fatti

- miliardi

Totale di bilancio (CHF)

Struttura dei ricavi
Andamento delle operazioni su interessi
2015 2016 2017 2018 2019
Net New Assets
+ 1,1 mld.
Comitato di direzione dal 1° gennaio 2020
Comitato di direzione 2019

Da sinistra: Patrick Python, Thomas Müller, Christoph Bütikofer, David Fusi

Retrospettiva del mercato e prospettive
Mario Geniale

Mario Geniale
Head Investments della Banca CIC (Svizzera) SA

Mario Geniale

Luca Carrozzo
Chief Investment Officer della Banca CIC (Svizzera) SA

Retrospettiva del mercato e prospettive

Mario Geniale e Luca Carrozzo riassumono i principali avvenimenti sui mercati finanziari nel 2019 e presentano alcune tesi con riferimento agli sviluppi politici ed economici per il 2020.

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Come descriverebbe il 2019 dal punto di vista degli investimenti?
L.C.: Dopo la debolezza evidenziata nel 2018, la maggior parte dei mercati ha fatto registrare una forte crescita. Con un rialzo del 32%, l’indice svizzero è risultato tra i migliori. Anche negli Stati Uniti l’indice tecnologico Nasdaq ha registrato una performance del 32%, spinto al rialzo da titoli in forte crescita come Netflix e Amazon. A seguito della politica monetaria espansiva delle banche centrali, a livello globale c’è stato un calo dei tassi di interesse del quale ha beneficiato il settore immobiliare. 

Quali aspetti hanno caratterizzato l’anno scorso?
M.G.: Nel 2019 i dati economici globali hanno subito un peggioramento. La potenziale guerra commerciale ha pesato sul sentiment e la liquidità disponibile sui mercati si è ridotta notevolmente rispetto agli anni precedenti. Nonostante ciò, i mercati azionari hanno vissuto un anno eccezionale. Le performance esorbitanti si spiegano con il fatto che le banche centrali, contrariamente alle aspettative, hanno avuto un atteggiamento espansivo che ha fornito sostegno ai mercati finanziari. Questo scollamento tra mercati finanziari ed economia reale non è privo di rischi e deve essere attentamente monitorato.

Nel 2019, alcuni investitori sono stati colti di sorpresa dalla forte performance dei mercati azionari. Nel 2020 ci attendiamo una maggiore volatilità a causa di diversi fattori.


Qual è stata la vostra migliore raccomandazione nel 2019?
L.C.: Nell’agosto 2019 abbiamo raccomandato le azioni della Sika SA. È stata la nostra migliore raccomandazione durante l’anno passato. Da quel momento l’azione ha messo a segno un rialzo del 31%, un risultato nettamente migliore rispetto a quelli ottenuti dagli indici SMI (8%) ed EuroStoxx (10%) nello stesso periodo. La raccomandazione era basata sulla proficua espansione dell’azienda, sulla politica dei dividendi favorevole agli investitori e sulla positiva combinazione tra la nostra analisi fondamentale e la nostra analisi tecnica.

Come si posizionerà la Banca CIC nel 2020 per quanto concerne gli investimenti?
M.G.: Abbiamo iniziato il 2020 con una ponderazione neutrale del comparto azionario, ma intravediamo opportunità sul fronte delle azioni europee. Secondo la nostra opinione, la selezione di aziende finanziariamente stabili assumerà un’importanza ancora maggiore.

Secondo la vostra opinione, che andamento avrà il mercato l’anno prossimo (2020)?
M.G.: Gli investitori si chiedono soprattutto se le previsioni di utili delle imprese, che ora sono state riviste al rialzo, potrebbero essere nuovamente riviste a seguito di un possibile esito negativo della guerra commerciale. Gli osservatori partono infatti dal presupposto che la stipulazione di un accordo potrebbe risultare difficile alla luce delle complesse tematiche in gioco. Storicamente, l’anno delle elezioni presidenziali è positivo per i mercati azionari e per questo è presumibile che l’indice SMI chiuderà l’anno su livelli leggermente superiori rispetto a inizio anno. Prevediamo quindi un andamento positivo dei mercati, ma con un’elevata volatilità.

 

Quali tre azioni del Swiss Market Index raccomandereste di acquistare per il 2020 e quali evitereste?
L.C.: A nostro avviso bisogna puntare su titoli solidi e difensivi come ad esempio Zurich, Givaudan o Swisscom. Nel 2019, l’andamento del Swiss Market Index è stato influenzato in particolare dai tre pesi massimi Roche, Novartis e Nestlé. Riteniamo che, dopo un rialzo di quasi il 30%, questi titoli potrebbero tirare un po’ il fiato.

Considerando le incertezze a livello globale, consigliamo titoli di qualità e resistenti alla volatilità, perché questi titoli sono caratterizzati da una resistenza alle crisi rispetto alle azioni con beta alto.

Quest’anno il prezzo dell’oro ha registrato un rialzo del 14%. Che andamento vi attendete nel corso dell’anno prossimo?
L.C.: L’oro è una delle nostre tematiche preferite. Chi cerca uno strumento eccellente per proteggere il proprio portafoglio, dovrebbe continuare a puntare sull’oro. Anche quest’anno il metallo prezioso dovrebbe continuare a beneficiare del basso livello dei tassi di interesse e della politica monetaria espansiva delle banche centrali che ne rendono conveniente la detenzione. Inoltre, un numero sempre maggiore di banche centrali dei paesi emergenti sta puntando sull’oro come sostituto delle proprie riserve valutarie in dollari americani. La debolezza del dollaro che ci attendiamo alimenterà la domanda privata dai paesi emergenti. Infine, l’oro offre una protezione a basso costo da rischi estremi di qualsiasi tipo.

A che livello sarà l’indice SMI tra dodici mesi?
M.G.: Secondo noi, l’indice SMI a fine anno sarà probabilmente invariato rispetto a inizio anno. Ci attendiamo un anno azionario caratterizzato da una forte volatilità.

Su quali altri temi è focalizzata l’attenzione dei mercati finanziari?
M.G.: Percepiremo gli effetti del coronavirus ancora per qualche tempo. L’economia avrà bisogno di tempo per riprendersi. Ciò dipende dalla forte interconnessione tra le economie mondiali, a causa della quale una vera ripartenza dell’economia potrà risultare piuttosto difficile. La politica monetaria espansiva è un elemento positivo a breve e medio termine, ma le banche centrali devono prestare attenzione affinché la fiducia in queste istituzioni non vada persa. Le banche centrali non possono avere un’impostazione permanentemente espansiva, altrimenti la loro credibilità ne risente. È una credibilità che va preservata nel lungo periodo.

Replicare la performance del mercato a basso costo è una prospettiva allettante, qual è la vostra posizione riguardo agli investimenti passivi tramite Exchange Trade Fund (ETF)?
M.G.: Per il settore degli investimenti il 2019 ha rappresentato una pietra miliare. Per la prima volta il patrimonio investito in fondi gestiti passivamente è risultato pari a quello dei fondi gestiti in modo attivo. Secondo la nostra opinione, i veicoli di investimento passivi sono componenti importanti nella gestione del portafoglio. Tuttavia sconsigliamo di allocare in ETF il 100% del proprio patrimonio. Poter replicare la performance del mercato a basso costo può sembrare allettante, ma comporta anche determinati rischi. In primo luogo l’80% del mercato globale degli ETF è in mano a soli cinque operatori. In secondo luogo, gli ETF hanno una composizione basata sulle dimensioni delle aziende. Nell’indice vengono infatti inseriti i titoli a maggiore capitalizzazione e, più i corsi salgono, maggiore diventa la loro ponderazione. Ciò può causare una bolla, perché in questo modo la maggior parte degli ETF ha un comportamento automaticamente prociclico e investe in titoli che hanno già avuto un buon andamento in passato. Infine, gli investitori devono considerare che gli ETF replicano la performance del mercato sia nei periodi positivi che, come si è evidenziato all’inizio di marzo 2020, in quelli negativi. I manager attivi possono intervenire e orientare il portafoglio in modo più difensivo, mentre chi investe in ETF non ha questa possibilità.

Ora che i mercati si sono messi alle spalle un 2019 dai risultati esorbitanti, ci sono dubbi sull’opportunità di investire il proprio patrimonio adesso. Quali aspetti devono considerare gli investitori?
M.G.: È una domanda che i clienti ci pongono spesso. Effettivamente il 2019 è stato un anno straordinariamente buono, mentre il 2020 non è iniziato bene. Tuttavia, le banche centrali continuano a mantenere aperti i rubinetti della liquidità, se necessario aumentando addirittura la quantità di denaro immesso e ciò dovrebbe continuare a sostenere i mercati finanziari a medio termine. Un punto fondamentale, per quanto concerne la questione del timing, è che gli investimenti in azioni hanno un orizzonte a lungo termine. Noi non facciamo trading, bensì cerchiamo punti di ingresso ottimali per i nostri clienti. In aziende di buona qualità, con un modello di business sostenibile, dividendi stabili e bilanci solidi si può investire in qualsiasi momento. Infine, va detto che un portafoglio azionario deve essere considerato sempre in un arco temporale di almeno dieci anni, il che dà al gestore, ma anche al cliente, la possibilità di attraversare diversi cicli economici.

Storie di successo
Fabrizio Fuchs, Academic Gateway

La maturità in tempo record

Nella scuola privata Academic Gateway, di recente fondazione, tutto procede a una velocità fuori dal comune: dalla crescita aziendale al percorso verso la maturità. Per questo le serve una banca che pensi con la stessa rapidità del suo fondatore.

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Così ci si immagina una scuola di élite con una grande tradizione: situata nel cuore di Zurigo, nella Vecchia Borsa, subito dietro Paradeplatz. Tutti i docenti sono in possesso del diploma per i licei e molti anche di un dottorato. Il tutto all’insegna del motto riportato nel logo della scuola «Docendo discimus» – insegnando impariamo.

Focalizzazione sull’essenziale
Tuttavia, la scuola privata Academic Gateway è molto più giovane di quanto sembri. Occupa gli attuali locali, appositamente ristrutturati e in una delle migliori posizioni di Zurigo, solo da metà 2017. Appena un anno prima avevano preso il via i primi corsi semestrali. La scuola è stata fondata nel 2014.

«Entrambi abbiamo frequentato scuole private e ne abbiamo ricavato un’impressione positiva», spiega Fabrizio Fuchs (31), co-fondatore e responsabile Comunicazione e formazione nell’ambito del rettorato di Academic Gateway. Il «noi» include anche l’altro co-fondatore della scuola, Alexandre Touihri (33), presidente del Consiglio di amministrazione di Academic Gateway. «Abbiamo pensato che, concentrandosi pienamente sul relativo programma, dovesse essere possibile ottenere la maturità federale più rapidamente.»

Da noi, chi non supera l’esame di maturità lo può ripetere gratuitamente.

Ripetizione gratuita degli esami
Nessuno dei due fondatori è un insegnante. Entrambi hanno studiato all’Università di Zurigo. Fuchs economia, Touihri diritto ed entrambi si considerano prima di tutto imprenditori. La promessa della scuola suona quindi anche come un ambizioso obiettivo commerciale: «La maturità in un solo anno». La quota di successi è elevata; Academic Gateway è diventata la più grande scuola per la preparazione della maturità. «Da noi, chi non supera l’esame di maturità lo può ripetere gratuitamente», sottolinea Fabrizio Fuchs.

La maggior parte degli allievi, che devono tutti superare un test di idoneità, ha un'età compresa tra 17 e 45 anni. L’allievo più vecchio, almeno finora, ha iniziato a 57 anni e a 58 aveva già in tasca il diploma di maturità.

Oltre alla classica preparazione all’esame di maturità, Academic Gateway offre anche l’esame integrativo per accedere alla maturità rivolto ai diplomati di istituti come la scuola media professionale e la scuola media di informatica. A ciò si aggiunge una scuola di passaggio per gli scolari stranieri. Per loro Academic Gateway organizza non solo l’intero piano di studi, compreso l’apprendimento delle lingue nazionali, ma anche il visto e l’alloggio.

Un servizio che Academic Gateway intende ampliare ulteriormente. Infine, la strada verso la maturità può essere percorsa anche tramite lo studio in autonomia online. «La comodità è che si ha accesso alla nostra piattaforma didattica ovunque e in qualsiasi momento. Per questo vediamo un grande potenziale nella cooperazione con le scuole svizzere in tutto il globo», spiega Fuchs.

Un finanziamento senza complicazioni
Academic Gateway è partita esclusivamente con capitale proprio. Tuttavia, per il finanziamento dell’espansione, dipende anche dal sostegno di una banca. «Abbiamo cercato il confronto con diverse banche, riscontrando in molti casi interesse a una collaborazione», ricorda Fuchs.

La Banca CIC è stata però l’unica che ha compreso il nostro progetto e i nostri obiettivi fin dall’inizio, ha posto le domande giuste, ha analizzato la situazione dal nostro punto di vista e ci ha indicato una soluzione di finanziamento tagliata su misura per noi.

Secondo Pierre Kammermann, responsabile Key Clients della Banca CIC di Zurigo, l’idea della maturità per chi è in grado di apprendere velocemente è adatta alla nostra epoca, in cui tecnologia e società si evolvono a ritmi sempre più rapidi. Per questo motivo la Banca CIC ha messo a disposizione il finanziamento parziale dell’attivo circolante di Academic Gateway e dei lavori di ristrutturazione dell’edificio scolastico che erano necessari per ampliare l’offerta di servizi.

«La banca ha potuto approfondire la relazione proprio perché aveva analizzato a fondo le cifre», aggiunge Fuchs soddisfatto: «Siamo addirittura riusciti a superare del 25% il fatturato da noi preventivato». Un motivo più che sufficiente per continuare a una partnership pluriennale con obiettivi più a lungo termine.

Spitex Perspecta AG

Una vendita aziendale di successo

Nella regione di Basilea, il personale infermieristico e di cura della Spitex Perspecta è presente ovunque ci sia bisogno. Ora, investitori italiani renderanno possibile un ampliamento della posizione dominante, anche grazie alla Banca CIC.

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La professione infermieristica è una delle più complesse. Il profilo professionale richiede non solo conoscenze in campo medico, ma anche capacità di tipo psicologico e pastorale, nonché competenze gestionali. «È una professione che dà grande soddisfazione», spiega Marlies Venezia, infermiera diplomata che lavora nel settore sanitario da oltre trent’anni: «Tuttavia, i compiti amministrativi, la pressione sui costi e la pianificazione degli impegni rendono sempre più difficile garantire ai pazienti la necessaria attenzione. Il mio sogno era poter assistere le persone senza tutti questi vincoli.»

Così ben presto, nel dialogo con i colleghi e in particolare con Alessandro Hunziker – allora partner di un’agenzia di Executive Search – è nata l’idea di fondare un’azienda Spitex privata: la Spitex Perspecta AG.

Massimo impegno per la soddisfazione dei nostri clienti
Nel 2009 era pronto il business plan. Nella primavera del 2010 ha iniziato l’attività la prima infermiera retribuita su base oraria. «Lavora ancora oggi per la nostra azienda», racconta orgoglioso Alessandro Hunziker, che nel 2012 ha abbandonato la sua attività di cacciatore di teste. Un anno dopo Marlies Venezia ha lasciato il suo posto sicuro presso l’Ospedale universitario di Basilea. Da quel momento, l’economista Hunziker e l’infermiera specializzata Venezia si sono dedicati con molta passione all’ampliamento della Spitex Perspecta, diventata un’azienda di considerevoli dimensioni con circa 60 collaboratori.

Nella regione di Basilea l’azienda è nota per essere in grado di fornire assistenza in «casi complessi». «Visitiamo anche ospedali, per conoscere i nostri pazienti rispettivamente clienti. Offriamo loro e ai loro familiari un’assistenza completa, fino ad arrivare alla gestione dei rapporti con le autorità», spiega Marlies Venezia. «Forse i nostri clienti sono così soddisfatti perché i nostri collaboratori percepiscono il sostegno da parte nostra. Nei casi di emergenza assisto io stessa i pazienti a letto». 

Un compito impegnativo
Quando, dopo anni di crescita, è venuto il momento di preparare il futuro della Spitex Perspecta, Alessandro Hunziker - già cliente ipotecario della Banca CIC si è rivolto a Yves Grütter, direttore della sede centrale della Banca CIC a Basilea, il quale ha messo i proprietari della Spitex Perspecta in contatto con Stan Plakun e Maxime Liechti, esperti di finanza aziendale della banca e specializzati in transazioni aziendali e operazioni di leveraged takeover.

Alessandro Hunziker e Marlies Venezia hanno valutato positivamente il fatto che la Banca CIC abbia già portato a termine con successo diverse vendite aziendali simili, come ad esempio la vendita di una Spitex nella Svizzera romanda, e che quindi disponga di una comprovata esperienza nel settore sanitario. È apparso subito evidente che vendere l’azienda a un partner competente poteva essere una soluzione interessante.

Forse i nostri clienti sono così soddisfatti perché i nostri collaboratori percepiscono il sostegno da parte nostra. Nei casi di emergenza assisto io stessa i pazienti a letto.

 

Spitex Perspecta AG

Marlies Venezia und Alessandro Hunziker, Gründer Perspecta AG

Entrambi i proprietari hanno quindi dato agli specialisti di Corporate Finance Plakun e Liechti il via libera per la ricerca di potenziali acquirenti idonei, sottolineando l’importanza di svolgere il processo di vendita con grande discrezione e di individuare un acquirente disposto a portare avanti la focalizzazione sulla qualità, mantenendo i posti di lavoro e il personale collaudato.

Diversi candidati
Infine, grazie alla loro rete di contatti a livello internazionale, gli specialisti della banca CIC sono riusciti a trovare diverse parti interessate che hanno soddisfatto le richieste dei venditori. Nei colloqui che ne sono seguiti, è emerso come favorito il gruppo italiano Sol, un produttore leader di gas medicali che occupa oltre 4000 persone a livello mondiale. Con la sua affiliata Vivisol, il gruppo opera in tutto il mondo anche nel settore dell’assistenza domiciliare. Nella Svizzera romanda ha già preso piede e un ingresso nel mercato della Svizzera tedesca tramite la Spitex Perspecta rappresenterebbe una soluzione perfetta.

Marlies Venezia, Alessandro Hunziker e la delegazione della banca CIC si sono recati a Monza, in Italia, dove hanno discusso per due giorni con gli esponenti del gruppo Sol. «Siamo stati accolti con grande cordialità e abbiamo percepito un’atmosfera positiva», ricorda Marlies Venezia. Dall’estate 2019 la Spitex Perspecta fa parte del gruppo Sol.

I nuovi proprietari investono nello sviluppo
«Grazie alla Banca CIC abbiamo trovato i proprietari adatti e realizzato un prezzo molto interessante», spiega Hunziker riassumendo. La banca ha orchestrato l’intera transazione internazionale dalla A alla Z.

I due fondatori continuano però a essere presenti negli uffici della Spitex Perspecta. Da quando è stata finalizzata la vendita le loro funzioni non sono cambiate. «Il gruppo Sol investe nella nostra azienda e si fida di noi. A lungo termine contiamo però di passare a un ritmo di vita un po’ più tranquillo», aggiungono poi entrambi quasi all’unisono.

Erfolgsgeschichte Bucher + Walt SA

Sfruttare il potenziale dei mercati europei con il vento in poppa

Dalla passione per la vela coltivata da due amici per più di cinquant’anni è nato un grande grossista di articoli per lo sport e il tempo libero. Lo scorso anno Bucher + Walt ha fatto un balzo in avanti acquisendo Dakine Europe. La transazione è andata in porto anche perché a bordo c’era la Banca CIC.

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Alla loro prima regata velica sul lago di Zurigo, Manfred Bucher e Pierre Walt mancarono l’onda del successo. I due giovani si piazzarono all’ultimo posto. Si conoscevano dalla scuola media, avevano fatto un apprendistato commerciale e si erano cimentati prima nel canottaggio, per poi passare alla vela. «La nostra prima barca era di seconda mano. Abbiamo dovuto fare tanti rattoppi», ricorda Manfred Bucher.

Presto i due impararono ad affrontare ogni tipo di vento. Con il diploma in tasca, Bucher e Walt si trasferirono sul Lago di Ginevra per migliorare il loro francese e lì entrarono rapidamente nel mondo dei velisti. Durante l’università in Inghilterra, Pierre Walt sfruttava ogni minuto libero per andare in barca ed ebbe l’occasione di conoscere produttori di materiali come Henri Lloyd, Proctor e Seasure. Un giorno colse l’occasione di acquistare una barca direttamente dal produttore. Tutti gli apparecchi e gli equipaggiamenti li montò personalmente sullo scafo. «Questo ci fece acquisire una profonda conoscenza tecnica», afferma Pierre Walt.

L’equipaggiamento dei campioni
Pur essendo un neofita, con quella barca Manfred Bucher vinse il campionato svizzero. In seguito gli vennero conferiti altri premi mentre Pierre Walt si aggiudicò persino il titolo mondiale. «Non passò molto tempo che i concorrenti iniziarono a informarsi sui materiali», racconta compiaciuto Bucher. Era giunta l’ora di dare vita a Bucher + Walt. Data ufficiale di costituzione: 1° dicembre 1966.

Nata come un hobby di due amici, l’azienda è diventata l’indirizzo migliore di tutta la Svizzera dove acquistare accessori per gli sport acquatici. Nel 1984 la sede fu trasferita a Saint-Blaise sul lago di Neuchâtel. Si aggiunse poi un secondo pilastro: la vendita all’ingrosso di prodotti per lo sport e il tempo libero e di apparecchi elettronici.

Solo in Svizzera, oltre 60 persone lavorano per Bucher + Walt che vanta una gamma di circa 15 000 prodotti. Benché i fondatori continuino a seguire gli affari, il timone è stato preso dai figli Julien Bucher e Romain Walt, entrati nell’attività da oltre un decennio. Lo spirito sportivo si è trasmesso anche a loro. Mentre Romain va in barca a vela insieme al padre, Julien sfreccia sulle acque con il suo wakeboard.

Anziché guardare solo i numeri, la Banca CIC si è presa il tempo per comprendere il nostro modello di business. Questo approccio è in totale sintonia con la nostra mentalità.

Una richiesta dagli USA
Lo scorso anno il vento è stato molto favorevole. Bucher + Walt, da anni partner di distribuzione della Dakine Europe, ha infatti acquisito l’azienda con sede ad Annecy in Francia. Ora a Saint-Blaise si occupano delle attività di Dakine sui mercati chiave di Francia, Germania, Benelux, Austria, Spagna, Andorra, Svizzera, Gran Bretagna, Irlanda e Italia.

Un salto di questa portata non è un po’ azzardato? Julien Bucher fa cenno di no: «Sono stati proprio i nuovi proprietari americani di Dakine Europe, Marquee Brands, a volerci affidare le attività in Europa. Si sono resi conto di non possedere il know-how necessario per i mercati europei». Inoltre avevano controllato attentamente le cifre: Bucher + Walt già da tempo realizzava il maggior fatturato pro capite con il marchio Dakine.

«Non è più come agli inizi. Per un patto di questo tipo non è bastata una stretta di mano», chiarisce Manfred Bucher. Si sono tenuti colloqui con le banche, che si sono mostrate tutte interessate, ma data la complessità della transazione con la società in Francia, tergiversavano. Finché un fiduciario ha consigliato a Bucher + Walt di rivolgersi al reparto Corporate Finance della Banca CIC.

Una transazione con tre sistemi giuridici
In Thierry P. Lovis, consulente alla clientela e responsabile Key Clients della Banca CIC a Neuchâtel, gli imprenditori hanno trovato un orecchio attento.

«Anziché guardare solo i numeri, la Banca CIC si è presa il tempo per comprendere il nostro modello di business. Questo approccio è in totale sintonia con la nostra mentalità», racconta Romain Walt. Comunque la tempistica è stata piuttosto rapida, ammette Thierry P. Lovis. «Una sfida consisteva nel fatto che per il finanziamento dell’acquisizione occorreva tenere conto di tre sistemi giuridici, quello americano, quello francese e quello svizzero», sottolinea Jean-Pierre Cuendet, specialista di Corporate Finance presso la Banca. «Grazie ai processi decisionali brevi della Banca abbiamo potuto affrontare i requisiti con flessibilità, presentando una soluzione su misura», aggiunge Cuendet.

Dopo un’intensa trattativa è stata trovata una soluzione vantaggiosa per tutti. Bucher + Walt hanno potuto acquistare il magazzino al valore reale e trattare i diritti per la commercializzazione online. In contropartita Marquee Brands ha ottenuto la certezza di un posizionamento professionale dei suoi prodotti in Europa. Ma l’aspetto migliore è un altro: «Con nostra grande sorpresa, i collaboratori in Francia sono stati contenti di passare alla nostra azienda, perché sentivano che avremmo portato il loro marchio sulla via del successo», dichiara con entusiasmo Romain Walt. La cultura di Annecy si concilia con quella di Saint-Blaise. Il know-how delle sedi si integra perfettamente.

«Naturalmente ci sono ancora tante cose da fare, come ad esempio ottimizzare l’infrastruttura IT», ammette Julien Bucher che, a lungo termine, ha però in mente un’espansione delle attività in Europa.

Il nostro impegno
Young Stage

Pensare a lungo termine

Il termine «sostenibilità» è ormai da tempo, e soprattutto nell’ultimo periodo, sulla bocca di tutti. Spesso però implica promesse che non possono essere mantenute e serve più che altro come strumento di marketing. Da noi non è così: alla Banca CIC la sostenibilità è una tematica fondamentale che si riflette nella nostra struttura aziendale e nelle nostre strategie, ma anche e soprattutto in una serie di attività concrete.

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Attraverso il nostro agire imprenditoriale e la nostra attività di consulenza previdente e orientata al lungo periodo, teniamo da sempre in considerazione questi aspetti. Al centro della nostra attenzione ci sono infatti i nostri clienti e il loro successo a lungo termine.

Cerchiamo sempre di pensare secondo la loro prospettiva, offrendo soluzioni sostenibili e osservando la situazione nel suo complesso, per essere in grado di offrire soluzioni su misura nell’ambito di una partnership di lunga durata. In tale contesto prestiamo anche attenzione che i nostri consulenti alla clientela conseguano le certificazioni e ricertificazioni ricorrenti. Inoltre, promuoviamo la crescita dei nostri collaboratori, sostenendoli nella formazione e nel perfezionamento professionale, poiché in tal modo i nostri clienti possono beneficiare di un’eccezionale qualità del servizio e di un know-how sempre aggiornato.

Meno carta grazie a CIC eLounge
In numerose aziende la riduzione del consumo di carta è parte integrante della cultura aziendale. Anche la Banca CIC si impegna quotidianamente per ridurre al minimo l’impiego di carta. Noi però andiamo un passo più avanti, cercando di facilitare questo impegno a favore della sostenibilità anche ai nostri clienti. Nell’ambito del nostro canale per i servizi online CIC eLounge i clienti hanno a disposizione automaticamente tutti i documenti in formato digitale. A medio termine, la comunicazione con i clienti che utilizzano il canale per i servizi digitali consentirà di dare un importante contributo alla riduzione del consumo di carta.

Impegno socioculturale
Essendo una banca tradizionale con background cooperativo, desideriamo assumerci la nostra responsabilità sociale in modo sostenibile e integrale.

In ambito socioculturale sosteniamo diversi formati mediante un programma di sponsorizzazioni a lungo termine. Da oltre cinque anni sponsorizziamo, ad esempio, il famoso festival circense YOUNG STAGE in qualità di presenting partner. Per molti giovani artisti di tutto il mondo, questo festival funge da trampolino di lancio verso una carriera professionistica. Con il festival abbiamo in comune la ferma convinzione dell’importanza di un eccellente livello qualitativo e di una promozione della forza innovativa.

Inoltre, dal 2018 ci impegniamo a favore della Fondazione Theodora che, mediante i suoi «Dottor Sogni» cerca di alleviare con sorrisi e piccole gioie la vita quotidiana dei bambini in ospedali e istituzioni specializzate. La fondazione, riconosciuta di pubblica utilità, organizza settimanalmente in Svizzera la visita di 65 artisti professionisti in 35 ospedali e istituzioni per bambini con gravi problemi di salute. 

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito cic.ch/impegno.

Filosofia aziendale

Voi pensate in modo imprenditoriale, noi anche

I nostri oltre 400 collaboratori affrontano i propri compiti con mentalità imprenditoriale e una dose equilibrata di flessibilità. La nostra organizzazione ha una struttura chiara e dispone di gerarchie piatte che ci consentono di prendere decisioni in tempi rapidi. In questo modo possiamo offrire ai nostri clienti un valore aggiunto che consente loro di progredire. Per questo le esigenze dei nostri clienti sono al centro della nostra attenzione.

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Sandra Marugg

«Con l’app e la versione per desktop del canale di servizi digitali CIC eLounge aiutiamo i nostri clienti a operare in modo efficiente, indipendentemente dall’ora e dal luogo. Ad esempio, i diritti utente possono essere assegnati in eLounge facilmente e senza sforzo amministrativo. Apprezzata è anche la funzione che permette di visualizzare in qualsiasi momento i contratti e la corrispondenza bancaria in formato digitale».
Maggiori informazioni sui vantaggi del canale di servizi digitali sono disponibili sul sito cic.ch/cic-elounge.

Sandra Marugg
Head Business Development a Basilea

Andreas Dill

«Grazie all’elevata competenza decisionale dei nostri consulenti riusciamo a realizzare i desideri dei nostri clienti in modo personalizzato e senza complicazioni. Le nostre gerarchie piatte favoriscono un modo di agire imprenditoriale e ci danno la possibilità di creare prodotti e servizi su misura per le vostre esigenze».

Andreas Dill
Head Large Caps Deutschschweiz und Tessin a Basilea

Selman Bicaco Urutia

«Gli imprenditori si devono confrontare con un mercato che si evolve a un ritmo rapidissimo e con una concorrenza sempre più intensa. Siamo orgogliosi di poter offrire, grazie al nostro approccio integrale alla consulenza, soluzioni finanziarie in grado di considerare la vostra situazione, le vostre esigenze e i vostri obiettivi nel loro complesso».

Selman Bicaco Urrutia
Branch Manager a Ginevra

2019